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I quattro giorni di Taste of Roma sono la felicità dei Gourmet. I numeri che mi vengono in mente sono 12 chef di Roma e dintorni, per 36 piatti che tutti dovrebbero assaggiare. A cominciare dai ragazzi delle scuole, ma non per iniziare a studiare da chef, bensì per iniziare a saper mangiare prodotti per cui vale la pena vivere. Oltre agli chef ci sono stand con prodotti validissimi (eccetto qualcuno) e tanti cooking show di chef presenti negli stand ed altri invece ospiti. Quest’anno l’accavallarsi di altri eventi, mi ha permesso di venire solo la prima sera. Ho potuto assaggiare poche cose, anche perché rapito da Mauro Secondi e dai suoi ravioli. L’inizio è stato perfetto, brindando con Paolo e Francesco Trimani che insieme a Carla e probabilmente Giovanni sono stati i factotum della manifestazione romana. Ho iniziato con due dei miei chef preferiti, che si sono confermati tali. Poi, sperando di poter tornare, mi sono fatto rapire da Daniel Malakunin Romano (Doc Roma) e la sua distribuzione birraia. Poi, come già detto, da Mauro Pastificio Secondi con i suoi ravioli. Il tempo è così passato velocemente. Purtroppo non sono potuto più andare i giorni successivi e la voglia di altri piatti, che mi ero segnato nel libretto della manifestazione, sono rimasti soltanto desideri. Alcuni di questi piatti mi sono stati descritti comunque in modo entusiasta. Non avevo dubbi perché questi dodici chef sono davvero bravi. Comunque il poco tempo trascorso a Taste mi ha confermato che questa manifestazione mi piace tanto. Felice anche di vedere tanta gente già di giovedì sera. Al prossimo Taste, sperando che questa volta non si accavallerà con altre manifestazioni.
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