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25/27-11-2011 Paestum (SA) – Il primo Festival di CineCibo tra critiche e buone prospettive

 
A neanche un mese dall’entusiasmante esperienza del Merano Wine Festival il nostro corrispondente Claudio Cavo riparte questa volta verso il sud (da Milano ben 846 Km da percorrere) per la prima rassegna di CineCibo che si svolge a Paestum


Ce la racconta rammaricato perchè dal punto di vista organizzativo c’è ancora tantissimo da lavorare e sperando che un presidente onorario prestigioso come Michele Placido possa in futuro far da garante non solo per la serata finale,  ma anche per tutto ciò  che è in programma nei tre giorni.

Ecco il diario  con alcune considerazioni di carattere generale:
1° giorno Venerdì 25 novembre - alla mattina potrebbe anche andar  bene che un’orda di ragazzi del 1° liceo artistico e di quello alberghiero  siano stati invitati per fare pubblico al Salone della Mozzarella, ma non senza che questo sia garantito almeno da un coordinatore o  insegnante che sia. Il risultato è il caos.
Il programma fin da subito si è svolto con la sensazione di  una continua improvvisazione, spesso senza rispettare quanto scritto, rendendo così difficile  per tutti  poter seguire con ordine  la rassegna.


Da salvare nella prima giornata l’aver potuto recuperare l’interessante film Focaccia blues, con la presenza del regista barese Nico Cirasola con il quale è stato un piacere dialogare.
2° giorno Sabato 26 novembre -  proiezione disordinata dei cortometraggi: alcuni proiettati in ritardo ed altri che non è stato possibile vedere.
Nel  pomeriggio la prima parte della visita nel Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, con la già non brillante idea di partire alle 15, ha avuto un ulteriore dietrofront  per tornare a prendere una persona arrivata in ritardo da Salerno. Si capirà quanto poco sia stato possibile fare, considerando che dopo le 17 in fine autunno non si ha più luce.


Un peccato perchè la visita al Parco, svolta in due giorni, sicuramente aveva enormi potenzialità come ben ci si renderà conto il giorno dopo.
3° giorno Domenica 27 novembre -  finalmente di mattina, in  pulmino con la guida Gerardo, è stato possibile arrivare nel magnifico Parco Nazionale.
Il pulmino si è fermato appena passati Roccadaspide in modo da arrivare a piedi in un piccolo sentiero  dove è stato possibile ammirare un panorama selvaggio assolutamente suggestivo nella sua bellezza.


Nella fermata successiva a Fellitto un’altra preparatissima guida, Vienna Cammarota, ha portato il gruppo nelle Gole del fiume Calore. La bravissima guida ha spiegato ogni cosa: dalle caratteristiche del paesaggio, al significato dei nomi di ogni elemento, per concludere alle funzioni di alcune piante.  

Finito questo mini trekking , nella contrada Difesa Lombi sempre a  Fellito,  tutti al ristorante “L'Occhiano” dove ad attendere c’era una tavolata piena di deliziosi e prelibati piatti a base di verdure, polenta e carne. Una scorpacciata da Re, dove l’unico rimpianto è stato il tempo tiranno. 

Altra tappa a Bellosguardo, in visita al paese, dove anche qui si poteva godere di una visuale molto affascinante.
Incredibilmento bello e fornito il Museo Naturalistico visitato successivamente a Carleto Monforte. In un posto cosi sperduto è stata una vera scoperta conoscere un museo di tal importanza, con l’esposizione di così tante specie del luogo e non.


A Carleto Monforte è stata la volta della sosta nell'Agriturismo Terranostra in contrada Galdo: pieno di gente simpatica, mangiare buono, anche se forse non raggiungendo le vette di sapore del precedente.

Non è finita qui perché di ritorno, salutando e ringraziando per l’ospitalità i cilentani, si è concluso il tour nell'Agriturismo Villa Vea di Bellosguardo con un tripudio di fagioli con verdure, coniglio al forno, formaggio, bruschette, ma soprattutto delle favolose e gigantesche sfogliatelle. Un peccato avere di queste occasioni già a stomaco pieno, ma è stato possibile organizzarsi in modo da portar via qualche sfogliatella da consumare successivamente.


Permane il ricordo di una gran bella gita, aiutata dal tempo meraviglioso con il sole presente durante tutto l’intero arco della giornata. Posti dove ancora non è presente il turismo di massa, che si consiglia quanto prima di visitare.


In serata la consegna dei premi, effettuati in una saletta con i presentatori seduti dietro ad un tavolo e con solo tre premiati presenti su quindici. Meglio sarebbe estato consegnare i premi da un palco e non si può dire che l’Hotel Ariston, location principale dell’evento, ne fosse sprovvisto.

Prima dello spettacolo di chiusura, un incontro molto simpatico con il noto cuoco pugliese Peppe Zullo di Orsara di Puglia (FG) che spiega la realizzazione di una crema di fave ed erbe locali. Anche qui recriminazioni per aver sentito pochissimo non essendoci stato nessuno che abbia predisposto un microfono. Buffet finale trascurabile.
La conclusione è che l’idea di CineCibo è indubbiamente interessante, il contesto territoriale di grande impatto, ma per far funzionare la manifestazione sarà necessario cambiare alcune cose con la dovuta autocritica da parte dell’organizzazione. In quel caso saremo felici di continuare a sostenere l’iniziativa.

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