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26-3-2012 Sarego (VI) - Tappa 3: Vinnatur - Villa Favorita 2012


La luce dell’alba ci fa svegliare di prima mattina e nonostante siamo consapevoli che manca ancora qualche ora all’apertura dell’ultima giornata del Vinnatur l’abitudine dei giorni precedenti fa sì, che in men che non si dica, ci ritroviamo in macchina direzione Villa Favorita – Sarego.
L’arrivo sul viale che porta alla villa ci mostra una visuale affascinante. Già possiamo immaginare che Villa Favorita sarà al termine di questo tour di “Degustazioni” la location prediletta.

Si parcheggia sul ripido prato intorno alla villa e nonostante il netto anticipo troviamo già i produttori presenti. Sembra debba esserci una conferenza ed invece quando prende la parola il presidente Angiolino Maule comprendiamo che si tratta dell’assemblea degli associati. 


In assemblea:
1.      l’agronomo Ruggero Mazzili parla dell’avanzamento degli studi per l’eliminazione del  rame e dello zolfo per la difesa dalle malattie. Emerge in questo caso qualche dissapore tra Maule e Alberto Carretti - Podere Pradarolo che però in quel momento non sembra possibile approfondire. Ne capiremo qualcosa solo successivamente tramite i commenti su un post di Intravino, per il gentile intervento del produttore Stefano Legnani, che ci spiega almeno il motivo del contendere: la ricerca scientifica intrapresa da VinNatur relativamente al tema dello sviluppo dei lieviti di cantina.
2.      il ragioniere Giorgio Mainente è presente per l’approvazione del bilancio rispondendo ad eventuali questioni. In questo caso è Antonio Giglioli dell’Azienda Agr. Casale a far le pulci al bilancio.

L’assemblea lascia la sensazione di un’organizzazione piramidale, dove Maule e qualche altro associato fidato vorrebbero carta bianca dai restanti centotrentacinque produttori associati per raggiungere gli obiettivi prefissati. Questa è almeno l'impressione avuta facendo qualche domanda ai produttori presenti.
L’arrivo di Gaspare Buscemi, che si scusa per il ritardo ammettendo di essersi svegliato tardi, dà il via alla degustazione. Viene naturale cominciare proprio da questo straordinario personaggio. Parla molto dispiacendosi che il suo sapere andrà perso, visto che il figlio non vuol abbandonare la falegnameria e che nei dintorni non vede nessuno predisposto a fare il vino in maniera da lui definita artigianale.


Tra i vini di oltre confine vogliamo segnalare l’azienda austriaca Sepp Moser dove degustiamo un Gruner Vertliner, impressionante per sapidità e mineralità, ed un elegante Riesling indicati ad un prezzo di mercato di soli dieci euro.
Vorremmo salutare gli amici del consueto Mercato dei Contadini Critici/Critical Wine, ma non riusciamo a trovare Emilio ed Elisabetta dell’azienda La Busattina pur se inseriti nell'elenco dei partecipanti. Andiamo allora sul sicuro dirigendoci verso il banco Monte dall’ora dove sarà il Valpolicella Superiore a darci maggiori soddisfazioni presentandosi aperto, naso di ciliegia ed in bocca complesso.
All’angolo della sala principale notiamo un cagnone che pare noto ed infatti il banco è quello di Fontanaro della famiglia Pinelli, produttori di quello che a noi  piace definire il miglior olio d’Italia. Al momento non c’è Alina, la saluteremo solo a fine degustazione, ma intanto la madre ci rassicura che anche l’altro cane, il fuggitivo Bacco, è stato ritrovato. Un pezzo di pane con quell’olio è imperdibile.
C’è un’altra amica del gruppo che dobbiamo assolutamente salutare: Patrizia “la formaggiosa” Vanelli, che porta in degustazione, Le ramate, i suoi amati e coccolati formaggi di capra.



A dimostrazione che il gruppo di Degustazioni nasce per condividere insieme bei momenti, proprio durante l’assaggio del suo formaggio “Primo Amore”, abbiamo anche la sorpresa di riconoscere un’altra iscritta del gruppo, Lionella, che per la prima volta è partita da Venezia per conoscere questi eventi.
Con lei, Claudio, tanti giovani e bella gente ci godiamo il favoloso prato intorno alla villa in un’atmosfera paradisiaca.
Viene in mente, vista l’omonimia, che si desiderava conoscere il produttore di vino toscano Carlo Tanganelli. La mappa lo segnala erroneamente al piano inferiore e ne esce quindi una caccia al tesoro con il supporto degli altri produttori che ci fa arrivare al banco finora sfuggito. I vini ci sono, ma manca il titolare andato a mangiar qualcosa. Quando arriva, prima di presentarci,  gli chiediamo di assaggiare il suo miglior vino. Ci offre l’Hera, un IGT sangiovese in purezza che si mostra intenso e muscolare come piace a noi. Tirando fuori un biglietto da visita il suo volto diventa ancor più sorridente, possiamo finalmente presentarci e scopriamo che in realtà  lui è Marco Tanganelli figlio dell’uomo che ha dato il nome all’azienda. Gli promettiamo di seguire la sua azienda.


Altro personaggio è il pugliese Natalino del Prete, lo troviamo probabilmente stanco della tre giorni, ma basta sollecitarlo un po’ per fargli raccontare racconti e aneddoti. Ottima Qualità/Prezzo per i suoi vini saletini, Salice e Primitivo, ben sotto i 10 euro
E’ la volta di andare a trovare Elisabetta Foradori, che instancabile continua a presentare i suoi vini con eleganza.


Grazie a lei veniamo a conoscenza di un altro gruppo di Liberi Viticoltori Trentini, i Dolomitici, che a giugno proporranno un altro evento. Sorridiamo notando che tra i Dolomitici, oltre ad Elisabetta Foradori, è presente Eugenio Rosi incontrato a Cerea. Ulteriore dimostrazione che, tra i produttori fuori dal consiglio direttivo, lo stare in una o nell’altra associazione è quasi casuale o in ogni caso dovuto a motivazioni che poco hanno a che vedere con “regole” o con un  “perchè”.
Punto definito di forza di Vinnatur è il controllo che ogni anno i propri associati sono sottoposti attraverso le analisi dei pesticidi nei loro vini. In effetti, al termine della giornata si è assistito al passaggio di una ragazza tra i banchi per richiedere una bottiglia a caso da dare per le analisi.
Questa distrazione, ci porta ad arrivare al banco Sante Marie di Marino Colleoni, quando ormai i suoi vini sono finiti. Pazienza amiamo il suo Rosso di Montalcino e ci saranno sicuramente altre possibilità di degustare il suo Sangiovese.
L’atmosfera è suggestiva e anche questa volta si riparte felici e soddisfatti.

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