Oggi presso l'Osteria di Monteverde ho l' occasione di incontrare a cena Alessandro Mori, titolare del'azienda il Marroneto, un personaggio particolare in senso positivo, focoso, ma gentile. Disposto a scendere a compromessi su tutto, tranne che sul lavoro dei suoi vini, nati nel rispetto del territorio seguendo la sua filosofia di ricerca dell'eleganza e della gradevolezza fin dagli albori della sua produzione. L'azienda è ricavata in un torrione del XIII secolo, posta a nord di Montalcino, dove si trovano i nomi più blasonati delle aziende produttrici di Brunello. Il posto prende il nome dal luogo dove, durante il corso dei secoli, si essiccavano i marroni per farne la farina di castagne.
Oggi nella cantina de Il Marroneto si custodiscono le botti di Allier e di Slavonia, nelle quali evolve per quattro anni il Brunello. Alessandro Mori usa procedimenti che provengono dalla tradizione e dalla sua esperienza nella produzione di questo grande vino, ormai da molti anni al vertice della qualità enologica di questo territorio. Viene deciso il momento della vendemmia, quando strofinando un chicco d'uva sulla carta bianca, questo cede il colore e il raspo d'uva da verde diventa marrone. In cantina vengono poi utilizzati i procedimenti che usavano gli antichi viticoltori, con ula torchiatura dell'uva che arriva fino alla spremitura degli acini, con vari step, permettendo la fuoriuscita dalle vinaccie di quelle sostanze naturali oleose in esse presenti. In questo modo si permette al vino di svilupparsi negli anni e di far evolvere i propri tannini in modo naturale senza l'aggiunta di altre sostanze. Le sue idee, nella creazione del vino, le comprendiamo quando con l'uva proveniente da una stessa vigna Alessandro Mori decide di ottenere due vini completamente diversi pur nella loro somiglianza. Differenze infatti che si ravvisano confrontando il Brunello 2008 con il Brunello Madonna delle Grazie 2008 . Le uve di quest'ultimo proveniendo dalla stessa vigna, è un Gran Cru in quanto selezione della stessa. Cambia il modo di vinificare: nel Brunello 2008 si ha una vinificazione veloce, che permette il fissaggio delle parti morbide tramite pompe che muovono velocemente l'uva. Il vino rimane 39 mesi a maturare nelle botti e, come risultato, si ha un vino morbido, elegante, vellutato che sembra volare sino a far arrivare con dolcezza i suoi profumi al naso di chi lo beve.
Oggi nella cantina de Il Marroneto si custodiscono le botti di Allier e di Slavonia, nelle quali evolve per quattro anni il Brunello. Alessandro Mori usa procedimenti che provengono dalla tradizione e dalla sua esperienza nella produzione di questo grande vino, ormai da molti anni al vertice della qualità enologica di questo territorio. Viene deciso il momento della vendemmia, quando strofinando un chicco d'uva sulla carta bianca, questo cede il colore e il raspo d'uva da verde diventa marrone. In cantina vengono poi utilizzati i procedimenti che usavano gli antichi viticoltori, con ula torchiatura dell'uva che arriva fino alla spremitura degli acini, con vari step, permettendo la fuoriuscita dalle vinaccie di quelle sostanze naturali oleose in esse presenti. In questo modo si permette al vino di svilupparsi negli anni e di far evolvere i propri tannini in modo naturale senza l'aggiunta di altre sostanze. Le sue idee, nella creazione del vino, le comprendiamo quando con l'uva proveniente da una stessa vigna Alessandro Mori decide di ottenere due vini completamente diversi pur nella loro somiglianza. Differenze infatti che si ravvisano confrontando il Brunello 2008 con il Brunello Madonna delle Grazie 2008 . Le uve di quest'ultimo proveniendo dalla stessa vigna, è un Gran Cru in quanto selezione della stessa. Cambia il modo di vinificare: nel Brunello 2008 si ha una vinificazione veloce, che permette il fissaggio delle parti morbide tramite pompe che muovono velocemente l'uva. Il vino rimane 39 mesi a maturare nelle botti e, come risultato, si ha un vino morbido, elegante, vellutato che sembra volare sino a far arrivare con dolcezza i suoi profumi al naso di chi lo beve.
Nel Brunello Madonna delle Grazie 2008, invece, la vinificazione è lenta. Rimane fermo per 48 ore nelle vasche, per poi andare ad evolversi per 41 mesi nelle grandi botti. Si ottiene così un vino avvolgente, complesso, che vuole rimanere nella bocca di chi lo assaggia per fargli scoprire tutte le sue sfaccettature. Ecco così un grandissimo Brunello. Si resta appagati nell'aver ascoltato questo grande produttore, che ai più resterà ostico, ma solo cercando di comprendere, esaminare e capire il suo vino fino in fondo, si riuscirà a scoprire la vera natura di chi lo ha prodotto. Alessandro Mori è un produttore che ha veramente un grande rispetto per il territorio, perché solo grazie a questo può riuscire a creare questi grandi Brunelli. Lo ringrazio per questo, invitandolo a non cambiare in modo da permettermi ancora di emozionarmi bevendo i suoi vini.
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