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Dopo le feste tornano i week-end del Gourmet Errante e...che week-end! Si inizia con un bel gruppo che arriverà da Roma per visitare le vigne e la Cantina Ciolli a Olevano Romano. Questa visita sta diventando un classico, perché tanti mi chiedono di combinarla con il pranzo da Sora Maria e Arcangelo. Troviamo ad attenderci Damiano, il titolare della cantina, con grande puntualità. Le sue vigne anche in questo periodo hanno il loro fascino, piacevolmente subito dagli amici, facendo crescere l'entusiasmo per l'assaggio dei vini delle tre annate, partendo dal cemento, passando dalla botte grande, fino ad arrivare alle barrique. Il tempo scorre veloce e la fame arriva, quindi si va al ristorante dove ci accoglie il cuoco Giovanni Milana con il suo staff. Ci attende un tavolo molto ben apparecchiato per undici persone. Si inizia e si finisce alla grande con dei piatti applauditi dai commensali. I vini di Ciolli, insieme ad altri, accompagnano il pranzo in maniera perfetta. Ci si alza appagati da tutto. La serata poi scorre tranquilla a casa di amici bevendo vini importanti.
Per la domenica il programma è molto intenso. Si parte con comodo per Napoli dove si fa colazione da Attanasio con il solito dilemma: sfogliatella riccia o frolla? Per non sbagliare si prendono tutte e due. Napoli è ventosa e coperta, ma il suo fascino resta immutabile. Si decide di lasciare spazio nello stomaco per la cena, non prima di passare per una pizza fritta da Enzo Piccirillo "La Masardona". Con Enzo avevo preso un mezzo appuntamento al Gambero Rosso e le promesse vanno mantenute. Eccoci quindi a trovarlo. L'accoglienza è di un calore avvolgente, in un'ora ci allieta raccontandoci la storia della sua famiglia, della pizza fritta e preparandoci due sue classiche versioni. Ci fa assaggiare infine la combinazione con il Marsala che pulisce la bontà del fritto. Nel programma c'è la visita alla "Napoli Sotterranea" e così si entra nei meandri di questa città trovando, anche qui, calore e bellezza. Il tempo è però tiranno, quindi si va alle macchine per dirigersi verso Caiazzo. Si combina l'orario e in un'ora si è dentro l'azienda di Paola Riccio Alepa che ci accoglie tra i suoi amici con tutti i suoi vini ed un tavolo imbandito di stuzzichini. Si prosegue con la degustazione, la visita in cantina con assaggi da botte ed il rimpianto di essere arrivati solo di notte. Ci si lascia infatti, con la promessa di tornare di giorno. Caiazzo è anche il paese della pizza, quella di Franco Pepe che ha creato un posto così bello. Nel salire le scale per visitarlo ti senti preso da un entusiasmo irrefrenabile. Ogni particolare ti fa esclamare "che bellezza!". Franco Pepe, oltre alla sua struttura che comprende anche due camere per la notte, ci vuole deliziare con il suo "Pepe in Grani". Le pizze sono nove: dalla classica marinara (perfetta), al calzone con la scarola, preparate tutte con ingredienti della zona, contraddistinte per la loro bontà. Dai ceci ai fichi, dal conciato di Manuel ai pomodori e così via. Scegliere il migliore? Tutti! Prima di finire tra ciambelle e caffè ecco arrivare una mia richiesta, i rigatoni al soffritto, un sugo che impregna la pasta, per poi coinvolgere tutti i miei sensi gustativi. Grande Franco Pepe! Una serata da ricordare. All'uscita da un vicoletto, vediamo una luna piena contornata di azzurro che si fa ammirare e ti fa dire che il mondo è bellissimo, pieno di grandi persone e ottimi prodotti.
Per la domenica il programma è molto intenso. Si parte con comodo per Napoli dove si fa colazione da Attanasio con il solito dilemma: sfogliatella riccia o frolla? Per non sbagliare si prendono tutte e due. Napoli è ventosa e coperta, ma il suo fascino resta immutabile. Si decide di lasciare spazio nello stomaco per la cena, non prima di passare per una pizza fritta da Enzo Piccirillo "La Masardona". Con Enzo avevo preso un mezzo appuntamento al Gambero Rosso e le promesse vanno mantenute. Eccoci quindi a trovarlo. L'accoglienza è di un calore avvolgente, in un'ora ci allieta raccontandoci la storia della sua famiglia, della pizza fritta e preparandoci due sue classiche versioni. Ci fa assaggiare infine la combinazione con il Marsala che pulisce la bontà del fritto. Nel programma c'è la visita alla "Napoli Sotterranea" e così si entra nei meandri di questa città trovando, anche qui, calore e bellezza. Il tempo è però tiranno, quindi si va alle macchine per dirigersi verso Caiazzo. Si combina l'orario e in un'ora si è dentro l'azienda di Paola Riccio Alepa che ci accoglie tra i suoi amici con tutti i suoi vini ed un tavolo imbandito di stuzzichini. Si prosegue con la degustazione, la visita in cantina con assaggi da botte ed il rimpianto di essere arrivati solo di notte. Ci si lascia infatti, con la promessa di tornare di giorno. Caiazzo è anche il paese della pizza, quella di Franco Pepe che ha creato un posto così bello. Nel salire le scale per visitarlo ti senti preso da un entusiasmo irrefrenabile. Ogni particolare ti fa esclamare "che bellezza!". Franco Pepe, oltre alla sua struttura che comprende anche due camere per la notte, ci vuole deliziare con il suo "Pepe in Grani". Le pizze sono nove: dalla classica marinara (perfetta), al calzone con la scarola, preparate tutte con ingredienti della zona, contraddistinte per la loro bontà. Dai ceci ai fichi, dal conciato di Manuel ai pomodori e così via. Scegliere il migliore? Tutti! Prima di finire tra ciambelle e caffè ecco arrivare una mia richiesta, i rigatoni al soffritto, un sugo che impregna la pasta, per poi coinvolgere tutti i miei sensi gustativi. Grande Franco Pepe! Una serata da ricordare. All'uscita da un vicoletto, vediamo una luna piena contornata di azzurro che si fa ammirare e ti fa dire che il mondo è bellissimo, pieno di grandi persone e ottimi prodotti.
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